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Correre una Maratona
Correre una Maratona dopo i 50 anni, la voglia di superare se stessi, la consapevolezza di poterlo fare e il piacere che si prova tagliando il traguardo di questa incredibile impresa sportiva, provo a descriverlo!
Con le lacrime agli occhi!
11 dicembre 2016 – h 13:25:02
(è dalle h 9:00:00 che corro !!!)
sono arrivato, sto tagliando il traguardo
Fatica, amica e nemica, spunto vincente della Maratona
Dal coraggio di correre una maratona dopo i 50 anni deriva anche il sapere dire grazie alla Fatica, compagna inseparabile di tanti chilometri, carissima amica e nemica mia, compagna inseparabile di tanti allenamenti, alleata e tenace combattente, spunto vincente per cogliere l’obbiettivo, consapevole complice di tattici rallentamenti e successive riprese!
Ti aspetto Fatica e tu arrivi sempre
Nel correre una maratona ho imparato ad aspettarti Fatica, con pazienza, dopo questo e quel km , dopo questa e quella salita, dopo questo e quello sforzo, durante gli allenamenti più semplici e più intensi, tu Fatica arrivavi sempre per tenermi compagnia e quando ormai eri riuscita a consolarmi mi facevi capire che stavi per andare via, sparivi in silenzio per tornare più forte di prima al momento giusto, per starmi ancora accanto, tenermi sveglio e vigile , per condurmi con discrezione all’arrivo, sempre!
Grazie Fatica che mi stai accanto, ho bisogno di te
Grazie Fatica che mi hai insegnato come superarti, come tenerti accanto e come raggiungerti quando sembrava mi avessi abbandonato, avevo bisogno di te per migliorare, per imparare a sopportarti, volerti bene e imparare a conoscerti e a correre una maratona, grazie Fatica.
La tua presenza Fatica è stata indispensabile
Eri lì anche tu, con me, accanto a me Fatica quando finalmente mi hai fatto capire che per Correre una Maratona era indispensabile la tua presenza!
Correre una maratona vuol dire emozioni senza fine, piango, gioisco, rido, alzo le braccia al cielo, la mia famiglia è tutta li, mi chiamano, mi incitano, mi abbracciano, continuo a correre, un sogno da sveglio e senza tanti giri di parole vi dico che la MIA maratona a 54 anni
Correre una Maratona è un’impresa Epica
Correre una Maratona è un’impresa epica per chiunque la porti a termine.
La mia l’ho preparata con 4 mesi di altissimo impegno, attraverso una tabella che prevedeva 124 giorni consecutivi di allenamento, nessuna tregua, nessun riposo, un unico obbiettivo, concludere la Maratona, senza fermarsi mai, con un tempo finale non superiore alle 4 ore e mezza.
La tabella va seguita giorno per giorno, alla lettera, senza revoche, pause o ripensamenti!
La tabella può essere seguita solo da Podisti esperti
Non è un programma per principianti.
Solo chi da svariati mesi sostiene una media abituale di 4-5 uscite settimanali di allenamento (minimo 40-45 km a settimana) può sostenere il programma contenuto nella tabella
4 mesi di allenamenti incessanti – 7kg in meno
Per correre una maratona, la mia prima, in 4 mesi ho percorso 1430 km, una media di 77 km a settimana, 12 km al giorno, per un totale di n. 184 attività di allenamento ho perso circa 7 kg. Dopo circa 2 mesi di allenamenti da 65kg sono arrivato a circa 58 kg. All’inizio faceva un bell’effetto e anche un po’ impressione. Chi mi conosceva e non sapeva a cosa mi stavo preparando mi guardava con circospezione, altri mi chiedevano qualcosa, qualcuno mi diceva che ero “tirato” e un po’ “sciupato” , altri ancora facevano finta di nulla. Si leggeva nei loro negli occhi che si domandavano se stessi bene o altro.
Ho corso la Maratona
Alla fine l’ho corsa finalmente LA MARATONA e l’ho portata a termine, passo dopo passo, senza mai fermarmi in 4h:25′:02″, non certo un gran tempo ma sono felice lo stesso!
Diploma Maratona – Finisher
In effetti, il tempo si riferisce alla distanza effettiva percorsa per correre una maratona, che è stata leggermente superiore alla distanza di una Maratona classica (km 42,195), ovvero ho percorso km 42,410 (dati esatti del mio infallibile Garmin 235 sono qui sotto).
tuttavia la differenza sarebbe stata minima anche se mi piace dire che il mio tempo in maratona è stato di 4:24:00, insomma ci sta limare un minutino in meno … ma è la pura verità , anche se al fotofinish dell’arrivo il tempo era 4:25:02 … ma sono ARRIVATO!
Grazie a tutti
Ma certo che vi ringrazio, non mi sono dimenticato, e poi lo avevo già fatto in un post sul mio profilo Facebook, comunque ribadisco il post che recitava:
“42,195 volte grazie a mia moglie Grazia che mi ha supportato e soprattutto “amorevolmente sopportato” per diversi mesi, a Andrea Nasti, mio figlio che mi ha dato una gioia immensa essendo vicino a me e regalandomi tutta la sua attenzione e personalissima dedizione e per quanto ha saputo interpretare e rispettare il mio stato d’animo, a Martina Begbie e Daniele Senna Senatore che con la loro presenza “esclusiva” mi hanno dato forza, a Rambo, dolcissimo mio cagnolino che da “sempre” mi accoglie al ritorno degli allenamenti più duri con le sue feste e leccatine, sempre presente in questi due giorni meravigliosi e all’arrivo.
Grazie al mio consigliere sportivo
A tutti i “consiglieri sportivi” (buon intenditor poche parole) che sono stati pochi ma “ottimi” , al mio personal online trainer californiano Benjie Castro che mi ha preparato settimanalmente scrivendomi con puntualità e dandomi indicazioni fondamentali senza le quali non ce l’avrei mai fatta, a tutti quelli che mi hanno capito, a coloro che mi hanno fatto “un in bocca al lupo” prima della gara e che mi hanno chiesto qualcosa dopo, grazie a quelli che non ho nominato ma che sapevano che l’11 Dicembre 2016 sarebbe stato il mio primo giorno da maratoneta!
Amo correre, mantenere le promesse, raggiungere gli obbiettivi!“
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